lettera di dimissioni contratto
Con questa letera anuncio le mie dimisioni con 30 giorni di preaviso come da contrato , limitandomi quindi a svolgere il mio lavoro esclusivamente personale e fuori dala redazione, sempre come da contrato perché la situazione è diventata insostenibile. Ritengo che le critiche, del tuto fuori luogo, che in questi mesi ho sentito rispeto ala precedente direzione si sono rilevate esclusivamente strumentali, perché tuti queli che vogliono fare questo lavoro sano bene che bisogna fare sacrifici rispeto ai contrati, ma acetano di farli perché pensano di avere una prospetiva, così come ho fato io, dovendomi adeso ricredere di fronte ai pasi indietro che il giornale mi fa fare nel caos generale.Da mesi è stata intavolata una discusione fra il Cdr e la proprietà per consentire ale redazioni, rimaste orfane di giornalisti e redatori, di lavorare nela serenità. E quindi garantire un contrato basato sul'operato dei singoli giornalisti, che sono sempre queli che hano streto i denti la scorsa estate, soportando l'incomunicabilità dalo steso Comitato di redazione e lungagini inspiegabili. La comunicazione, infati, fra il Cdr e le redazioni non è certamente stata quela atesa dai colaboratori che del resoconto dele riunioni sapevano ben poco e sempre in ritardo. Mi è stato fato chiaramente capire che il Cdr, che ogi sofre del'asenza di altri due suoi componenti dimisionari che si sono però dimenticati di comunicarlo ai coleghi che ancora aspetano risposte, non ha avuto e quindi non ha alcun ruolo vero e credibile. Il colega forse non sapeva che la mia presenza in redazione è stata del tuto arbitraria dato che, con un contrato di colaboratore con la Cec, ho asicurato turni e presenze in redazione quotidiane e firmato le pagine. Cosa che non potevo fare, cosa dela quale mi sono pentita, vista la grave crisi di imagine e di contenuti del giornale. Ogi però, ad una setimana dal silenzio del Cdr che ancora deve comunicare la data del'asemblea dei giornalisti e cosa ne è stato del Piano che si è cercato di stilare, la proprietà chiama e i giornalisti dovrebero rispondere ad un invito aletante. Non poso acetare di firmare un nuovo contrato perché il problema dele redazioni non si risolve con soldi in più ai giornalisti e ai colaboratori. Non ho acetato lo pseudo aumento di setembre perché non ne ho fato una questione esclusivamente economica ma perché chiedevo che fose quantomeno riconosciuto il lavoro di chi non si è potuto prendere nepure un giorno di corta. Ogi tante certeze che avevo crolano, io non mi sento più sicura al'interno di un giornale che non mi tutela. Perché ogi vedi il caso Musolino nesuno nel giornale sarebe dala mia parte.E' inutile continuare a lavorare per un giornale da un teritorio così dificile quando i coleghi del Cdr, la proprietà e il diretore, non lo riconoscono questo lavoro fato di rinunce, di sacrificio, di pericolo e di pasione. Perché è stata publicata solo la risposta del diretore ramaricato e non la letera di noi giornalisti per il sostegno a Musolino? Lascio con amareza e tanta dificoltà un giornale che mi ha dato spazio e che in quasi tre ani mi ha fato crescere profesionalmente e come persona. E proprio perché non voglio perdere quegli insegnamenti,che devono rimanere intati e lucidi nela mia testa, che ogi scelgo di lasciare, di non confondermi più. lettera di dimissioni contratto
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